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Alla vigilia del 150° anniversario dell'Unità d'Italia la certezza è che non esista più l'Italia della Costituente. E fatica anche l'Italia della Costituzione, sottoposta ad attacchi quotidiani, a provocazioni continue, a banalizzazioni d'ogni tipo. Eppure, l'Italia della Costituzione sarebbe il Paese della cittadinanza, del diritto, delle regole, della lealtà, del rispetto, della laicità e della vera libertà di ciascuno e di tutti. Ma è ancora così? È arrivato il momento di aprire gli occhi, anche solo per verificare lo stato di salute della nostra democrazia. "Il lavoro che Pippo Civati ed Ernesto Ruffini hanno fatto in questo libro è molto efficace: hanno messo a confronto ravvicinato ciò che sta scritto nella Costituzione e che della Costituzione si è detto all'epoca in cui fu approvata, con ciò che della stessa Costituzione hanno detto Silvio Berlusconi e la sua parte politica ai giorni nostri. Il risultato è impressionante: consente di misurare la distanza che corre fra una cultura politica solida, unitaria e unificante, una visione volta al futuro e nutrita di senso della giustizia, che nella Costituzione ebbe il suo miglior prodotto, e quella che si fatica a chiamare la "cultura" politica che ispira i nostri odierni governanti". Prefazione di Valerio Onida.